Poliamore in Italia. I poeti cantano l’amore. I poeti contemporanei potrebbero cantare anche il poliamore?
Poliamore in Italia: un’opzione possibile?
In un paese stretto fra il martello della gelosia e l’incudine dell’abitudine non è facile parlare di poliamore. L’idea media di ogni italiano è infatti che un rapporto debba necessariamente essere esclusivo. É sempre stato così e sempre così sarà. Almeno questo ci raccontano. Poco importa se la storia ci restituisca un’altra versione, poco importa e esistono esperienze che dimostrano il contrario.
Ma alla fine, che cos’è questo poliamore?
Che cos’è il poliamore?
Per capire il poliamore partiamo da un esempio: Carlo è sposato da dieci anni e da due si accompagna ad altre donne. Anna, la moglie, non lo sa o fa finta di non saperlo.
Questo non è poliamore. Questo è un rapporto basato sulla menzogna e l’ipocrisia.
Se invece Carlo parlasse ad Anna e dicesse: “Tesoro, ti amo, ma le relazioni evolvono. Sento l’esigenza di avere altre relazioni, che siano solo sessuali o anche sentimentali. Non ti amo di meno se amo anche altre donne. E credo che anche tu, se lo desideri, possa aprire le tue costole ad altre persone”. Ecco, così ci avvicineremmo a quello che potremmo definire poliamore.
Poi c’è chi ama incasellare ogni tipo di rapporto in nuovi nomi e scoprire insiemi e sottoinsiemi, ma l’essenza è questa: il poliamore è un rapporto d’amore consensuale in cui ogni partner può avere contemporaneamente più rapporti d’amore.
Può esistere poliamore in Italia?
In un paese così tradizionale può esistere il poliamore? Quando ero più conformista mi ponevo una domanda che sembrerebbe l’esatto opposto: può esistere un amore tradizionale in un mondo così moderno? La realtà è che forse il poliamore è sempre stato praticato, in modo più o meno aperto, e che al di là del nome che la modernità gli ha voluto cucire addosso stiamo parlando di qualcosa che è sempre esistito.
Quindi poliamore in Italia? Prepariamoci a scrivere poesie per cantarlo.
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