Versi di poesie famose: eccone qualcuno.
Versi di poesie famose
La poesia la studiamo a scuola. Questo significa che molte volte diventa un “dovere” e finiamo per perderci invece il piacere di gustarcela liberamente.
Per recuperare almeno parte della bellezza di versi di poesie famose, ne propongo qualcuno, senza sapere quale sia la più bella poesia italiana, iniziando dalla nostra letteratura italiana.
Dante Alighieri
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello”
La Divina Commedia
Giacomo Leopardi
“e il naufragar m’è dolce in questo mare”
L’Infinito
“Lingua mortal non dice
Quel ch’io sentiva in seno”.
A Silvia
“Piangi, che ben hai donde, Italia mia”.
All’Italia
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?”.
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
“Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo’; ma la tua festa
Ch’anco tardi a venir non ti sia grave”.
Il Sabato del villaggio
“Piacer figlio d’affanno”
La quiete dopo la tempesta
Giosuè Carducci
“Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’esuli pensieri,
Nel vespero migrar”.
San Martino
Giovanni Pascoli
“E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!”
X Agosto
“Uomini, pace! Nella prona terra
troppo è il mistero; e solo chi procaccia
d’aver fratelli in suo timor, non erra”.
I due fanciulli
Gabriele D’annunzio
“Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie lontane”.
La pioggia nel pineto
Eugenio Montale
“Spesso il male di vivere ho incontrato
era il rivo strozzato che gorgoglia
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato”.
Spesso il male di vivere ho incontrato
Giuseppe Ungaretti
“È il mio cuore
il paese più straziato”.
San Martino del Carso
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