Visitare Toledo, 7 ottobre 2018. Sono finito sperduto in mezzo alla storia spagnola.
In realtà ero a Malta a seguire la mia follia in mezzo al Mediterraneo. Dentro avevo una consapevolezza profonda: che era decisamente una vergogna che non avessi mai calcato il suolo spagnolo in vita mia. Perché tale era la mia condizione fino a quel momento.
Complice è stata la tecnologia: avevo conosciuto una ragazza con cui mi ero tenuto in contatto su internet. Un’atleta che vive a Madrid. Non abbiamo smesso di sentirci e da Malta ho preso su e mi sono fatto un volo per Madrid.
Perché una delle cose belle del vivere a Malta è che vai praticamente ovunque con quattro soldi. Il mondo diventa davvero piccolo con tutta queste tecnologia.
Madrid mi ha subito accolto in un abbraccio inaspettatatamente fraterno. Tanto che ho dedicato parecchi giorni a visitarla: il palazzo reale, il barrio dei poeti, el Prado… Lì ho assaggiato molti sapori, di cui parlerò poi.
Ma la sorpresa più grande è stata quando la mia ospite mi ha proposto di andare a visitare Toledo. In realtà non sapevo un granché di quella città. Per non dire quasi nulla. Ma in Spagna basta una guida e un po’ di pratica di spagnolo per aprire scrigni preziosi di storia che finiscono poi per esploderti dentro.
E così mi sono appassionato alla storia di questa città che fu capitale dell’Impero di Carlo V. Quell’Impero “su cui non tramonta mai il sole”. E ho capito ancora di più quanto la storia sia processo di continua dialettica fra popoli e culture, che continuamente si frammischiano e si scontrano.
E sono andato via da lì con una strana malinconia di tempi lontani in cui gli spagnoli combattevano per la propria identità.
Ed ho partorito, davanti all’impressionante portone della cattedrale, queste poche parole:
Poesia X – Toledo
Muri mussulmani
Geni giudei
Armi austriache
Sintesi spagnole.
Lascia un commento