La vita dopo instagram prima o poi deve iniziare. Sembra contraddittorio leggerlo scritto da me, che su instagram tutto sommato ci ho passato parecchio tempo e ci ho speso molte energie. Ma oggi la vita di troppe persone è avviluppata dalle spire di questo strumento che dovrebbe essere usato per il bene e finisce invece spesso per diventare un fine dell’ego famelico che ci troviamo dentro.
Eppure a questo pensavo nella tarda estate e nell’autunno del 2018 gettando il mio sguardo in mare a Malta, verso quell’infinito che ci circonda e che si affaccia dentro di noi, quando ancora non avevo concepito tutta l’elaborazione successiva che si incentrerà proprio sui social, sugli smartphone che ci imprigionano e sul mondo digitale.
Ancora una volta sono debitore a Malta per un’ispirazione di qualcosa che poi ha significato qualcosa per me.
La vita dopo instagram dovrà per forza iniziare, perché tutto si fa sempre più veloce e fluido ed anche la parabola di questo social incontrerà un suo sviluppo ed una sua fine.
E la bella notizia è che sopravvivremo tutti.
POESIA VI – La vita dopo instagram
Clarendon, gingham, lark
Uno ad uno cadranno i filtri che dipingono la nuova realtà
Gusterai allora il vero colore del cielo
Sentirai in bocca il sapore del mare
l’odore della sua spuma conquisterà le tue narici
Apparirà la pelle grattuggiata della modella
L’influencer gagliarda tornerà ad alzare gli occhi per guardarti
Gli infelici e i depressi saranno soli sui jet in affitto
I cancelli degli hashtag si chiuderanno
E le persone torneranno a toccarsi
E a cercare lavoro
E se vorrai ascoltare le mie poesie
Dovrai venire a fartele sussurrare all’orecchio
Un pomeriggio d’autunno sulle coste di Malta.
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