Beata ignoranza: gli italiani non leggono e poi si lamentano se le cose non funzionano
Beata ignoranza. Un semplice dato: il 60% degli italiani non legge neppure un libro in un anno. Da lettore incallito non riesco neppure ad immaginare come si possano far scorrere 365 giornate senza incrociare neanche una volta i propri occhi con le righe di un qualche libro.
Ma peggio ancora, come ci si può aspettare che il Paese cresca se la gente non legge? Poi non è che ci si può meravigliare più di tanto se la politica fa schifo e il Paese finisce nelle mani dei potentati stranieri. Se non leggiamo come pensiamo di poter costruire conoscenza e competenze per affrontare in modo efficace la realtà?
La cosa che più mi dà fastidio è che poi la gente si lamenta. Si lamenta della politica, si lamenta della mancanza di futuro per l’Italia. Si lamenta perché la gente non rispetta la legge. Si lamenta perché non c’è più una sensibilità civile a salvarci dalla barbarie. E poi scopri che chi si lamenta quasi sempre sta in quel 60% di ignoranti che riescono a vivere e a pontificare senza leggere neppure un libro all’anno.
Un tempo l’Italia era la patria della cultura, dell’arte e della conoscenza. In italiano si cantavano le opere più belle, in questa terra si incrociavano i cervelli più funzionanti del mondo. Questa è la patria di Pico della Mirandola, Leonardo da Vinci, Guglielmo Marconi. Oggi se chiedi ad una ragazza da dove veniva Leonardo da Vinci ti risponde: “e che ne so”.
Beata ignoranza. Perché chi ce l’ha riesce a vedere tutto questo e a non torcersi le budella. Beata l’ignoranza di chi si consola con Uomini e Donne, Totti e i reality show. Li invidio.
E LEGGITI UN LIBRO!
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