Bestemmie: piccolo prontuario per non subirle su facebook

Bestemmie: piccolo prontuario per non subirle su facebook

Bestemmie. Sulla mia bacheca è appena apparsa l’ennesima bestemmia. Un contatto di facebook che commenta un incendio dando del boia a nostro Signore. Come se niente fosse. Proprio come se niente fosse la bestemmia passata in RAI

bestemmie

Personalmente credo che le bestemmie siano le cose più insulse che ci siano. E mi danno un gran fastidio. Anche se sono dette in romagnolo.

Facebook non ha una segnalazione specifica per le bestemmie. Mentre ne ha una specifica – giustamente eh – per le offese contro “il sesso, la razza o l’orientamento sessuale”, non mi dà l’opportunità di segnalare chi offende la sfera del sacro. Si vede che per Mark vale meno.

Per cui, per non rimanere inerme a sentir insultare mio Padre o la Madonna, ho deciso di adottare da oggi in poi questa tattica:

  1. Se la persona è credente, le faccio capire quanto è grave ciò che fa. Le scriverò in privato pacatamente dicendole che bestemmiare Dio viola in maniera lampante uno dei comandamenti antichi. E che offende chi la ascolta o la legge.
  2. Se la persona non è credente, le farò capire che grande mancanza di rispetto sono le bestemmie. Se non gli interessa mi mostrerà di essere semplicemente un maleducato. Se lo fa apposta mi mostrerà di essere un intollerante. E sinceramente non ho una gran simpatia per questa categoria di persone.
  3. Per aiutarlo a capire può essere utile insultare sua madre. Perchè se nostro Padre è un boia, magari sua madre riveste un altro ruolo sociale borderline. Capirà che fastidio danno le bestemmie? Questo fa un po’ eco a quello che aveva detto anche Papa Francesco

Sì, lui diceva di dare un pugno. Ma spero di non doverci arrivare…

Se tutto questo non serve toglierò semplicemente la persona dai contatti. Perchè se può fare a meno di Dio potrà benissimo fare a meno anche del mio contatto su facebook.

 

Che poi quelli che bestemmiano, oltre ad essere maleducati, intolleranti e blasfemi, sono pure dei gradassi cacasotto. Un po’ come quelli che fanno i bulli con i più deboli. Perchè sanno che prendersela con i simboli cristiani non porterà loro nessun problema.

Insomma, basta bestemmie. Abbiamo tutti dei genitori e non vorremmo mai doverli tirare in mezzo in una gara a chi è più maleducato.


Commenti

2 risposte a “Bestemmie: piccolo prontuario per non subirle su facebook”

  1. Avatar Gianrico
    Gianrico

    Sono totalmente d’accordo. Io non le ho mai voluto sentire!

  2. Avatar Emilio Costantino
    Emilio Costantino

    Sto iniziando a leggere gli articoli di questo sito, alcuni hanno molti commenti, questo solo uno. Confesso di essere un Cristiano, non molto praticante, ma sulle bestemmie divento sempre più intollerante ed i motivi sarebbero tutti a mio favore:
    – le bestemmie offendono un gruppo di persone che magari non riconosciamo subito, quindi per galateo non dovrebbero essere pronunciate;
    – chi vuole essere politically correct e si impegna nel rispetto di ogni gruppo sociale, laicamente, non dovrebbe pronunciarle;
    – la bestemmia “abbruttisce” chi la pronuncia, quindi perché non apparire belli?
    – la bestemmia “attira”, ma solo altri che pronunciano bestemmie, possibile che abbiate un vocabolario così ristretto?
    – la bestemmia autoirrita, falso pensare che sia liberatoria, ma non abbiamo tutti più bisogno di toglierci di dosso lo stress. Vi assicuro che le parole soavi, tra le quali è assolutamente escluso l’uso del turpiloquio sono molto, ma molto più rilassanti;
    – la bestemmia alza la pressione, quindi per quelli che già sono nella tensione del gioco a carte o delle boccette, attenti che vi viene un infarto coronarico.
    Potrei aggiungere altri motivi, ma mi fermo qui e vi invito a pensare a quanto sia sexy e seducente un congiuntivo al posto giusto, invece della pronunzia di di bestemmie e parolacce. Provate a chiedere ad una bella ed elegante signora.
    Lo dico a lor Signori, perché statisticamente, anche se è sempre meno marcata la differenza, sono essi a far maggior uso di turpiloquio e parole che offendono le divinità.

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