Francesca Chaouqui non la conosco. Ma sono questi i laici cattolici che vogliamo?
La mia unica interazione con Francesca Chaouqui è stato un messaggio di facebook nel giugno 2014 quando, nominata nelle alte sfere vaticane, le segnalavo un [easyazon_link identifier=”B00KLNZ1XW” locale=”IT” tag=”wwwomnivoroit-21″]mio libro[/easyazon_link], in un improbabile tentativo di autopromozione. Che non ha sortito risposta.
Non ho quindi mai interagito con Francesca Chaouqui. Ma è come se la conoscessi. Perchè dagli elementi che emergono dai media sembra una figura archetipica di questa strana Italia e soprattutto del mondo cattolico. Non voglio certo puntare il dito contro Francesca Chaouqui (per la quale piuttosto vorrei invitare alla preghiera), quantomeno perchè non me lo posso permettere e non ne ho nessun interesse. Ma mi chiedo: come diavolo ci è finita ai vertici del mondo cattolico? Qualche risposta la darà il libro che ho scritto insieme a Ettore Gotti Tedeschi.
Nel frattempo annotiamo che i vigili la denunciano per truffa, lei pare cercò di portare i genitori di Renzi al Papa con uno stratagemma, era in mezzo alla trasformazione di una canonizzazione in un evento mondano, mons. Vallejo Balda la tira in ballo nella cessione di documenti segreti a [easyazon_link identifier=”8861904955″ locale=”IT” tag=”wwwomnivoroit-21″]Nuzzi[/easyazon_link]e [easyazon_link identifier=”B016P0AYC2″ locale=”IT” tag=”wwwomnivoroit-21″]Fittipaldi[/easyazon_link]. Vero, falso, lo scopriremo. Ma era questa l’immagine del mondo cattolico che volevamo proiettare all’esterno?
Non conosco Francesca Chaouqui ma è un po’ come se la conoscessi. Perchè le dinamiche di selezione dei laici (cioè dei non preti, religiosi o suore) nel mondo cattolico tendono a selezionare personaggi che lasciano spesso sorpresi. I laici cattolici che finiscono nelle strutture ecclesiastiche possono tranquillamente essere superbi, invidiosi, irosi, accidiosi, lussuriosi; possono anche essere completamente disinteressati a Dio, non conoscere il catechismo e non credere nella resurrezione di Gesù. L’importante è che imparino a dire bene “sì monsignore”, “sì eccellenza”, “ma certo eminenza”. Se dicono “sì” vanno bene. Se usano una coscienza autonoma meglio tenerli fuori. A molti di quei prelati che gestiscono le strutture ecclesiastiche considerandole centri di potere non importa nulla se i laici che vengono coinvolti poi promuoveranno dottrine e prassi eretiche, se sono raeliani, scientologisti o satanisti. L’importante è che si facciano strumenti della loro gestione del potere.
Questo ha un nome semplice: clericalismo. Ed ecco perchè, come [easyazon_link identifier=”B009ACTXIE” locale=”IT” tag=”wwwomnivoroit-21″]scrivo da anni[/easyazon_link], chi vuole essere cattolico deve essere contro il clericalismo, deve essere anticlericale. Proprio come invita ad essere Papa Francesco.
Tutto questo avviene in Vaticano come nelle singole diocesi, alla CEI come nei media cattolici. E io di queste dinamiche qua nella mia Chiesa mi sono un bel po’ stufato. Questo è dunque il criterio di selezione dei laici cattolici. O non ci meravigliamo se continueranno a spuntar fuori una miriade di Marco Simeon o di Francesca Chaouqui.
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