MA IL PAPA AL CONGRESSO HA PARLATO INGLESE O SPAGNOLO?

 

papa al congresso

Il Papa al Congresso ha parlato inglese o spagnolo?

Il contesto è il più solenne che ci possa essere (dopo Buckingham Palace): il Congresso degli Stati Uniti d’America, il Campidoglio. L’occasione è ancora più solenne: la prima visita di un Papa al Congresso. L’audience è discretamente vasto: tutto il mondo. Eppure qualcosa non quadra.

I temi sono straordinariamente importanti: la politica non sia sottomessa all’economia e alla finanza, non spaventiamoci per il numero di immigrati, stop alla pena di morte, stop al commercio delle armi, difendiamo la famiglia… E’ il Papa al Congresso.

Ma proprio nessuno si è accorto di un particolare quantomeno curioso, ossia che il Papa al Congresso parla un inglese con l’accento di una colf messicana?

Ascoltando le parole che il Pontefice argentino fa scorrere verso i potenti del mondo si riconosce sì la lingua anglosassone, ma parecchio addolcita dai sapori ispanici.

La cosa ovviamente, casuale o meditata, non è passata senza conseguenze. Pensiamoci: se avesse avuto un perfetto accento britannico avrebbe mantenuto un tono formale, e non sarebbe stato da lui. Se avesse avuto inflessioni troppo americane sarebbe sembrato posticcio, o eccessivamente filo-statunitense. Se avesse parlato irlandese qualcuno avrebbe chiesto se non avesse per caso bevuto prima una Guiness. Se avesse avuto accento scozzese non lo avrebbe capito nessuno.

Invece ha parlato “Spanglish“, quel misto di inglese-americano e spagnolo nato dall’incontro fra il mondo latinoamericano e quello statunitense. E con questo il Papa è apparso materno e popolare.

Ora, con tutte le accuse che gli piovono addosso non era certo mia intenzione aggiungerne un’altra. Lo accusano di essere comunista, massone, hanno persino detto che non sarebbe cattolico, tanto che ci ha pure scherzato sopra. Certo, l’inglese non lo sa proprio bene, e per quanto sia un grande, l’aver scelto di parlare al Congresso in inglese è stata una scelta di coraggio. Qualche wasp avrà storto di certo il naso, insieme ai clericali che non lo amano. Ma le masse, specialmente quelle ispaniche, continueranno ad amarlo.

 



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