Sovrano Militare Ordine di Malta
Oggi sono stato a Loreto. C’è in corso un pellegrinaggio di tre giorni del Sovrano Militare Ordine di Malta, che ogni anno raduna i cavalieri e le dame italiani. Mancavo da questo pellegrinaggio da circa 15 anni, dopo esserci andato per quasi 10 volte a fila. E dopo tutti questi anni di assenza mi sono emozionato a ritrovare tutto essenzialmente invariato.
Sì, è cambiato il Principe e Gran Maestro, che dell’Ordine è capo, molte persone che allora erano anziane ora sono morte, qualche volto nuovo l’ho incrociato e quelli che conoscevo hanno addosso 15 anni in più. Ma il fondamento tradizionale dell’Ordine era lì, immutato. Ho partecipato ad una via crucis solenne e veramente toccante, come non mi accadeva da anni, presieduta da Mons. Maurizio Tagliaferri. Poi ho partecipato ad una processione e benedizione eucaristica presieduta dal prelato di Loreto, mi sono confessato e sono stato a Messa. E vedere affacciarsi tutto quell’apparato di vestiti, cocolle, croci, gradi, in una ordinata gerarchia sopravvissuta alla storia, mi ha fatto decisamente emozionare. Il Sovrano Militare Ordine di Malta è così: parla ad una parte antica di noi.
Se poi si inserisce tutto questo nel contesto, ossia a Loreto, con il suo spirito francescano e i suoi buoni frati cappuccini, la giornata diventa così bella che non riesco a fare a meno di mettermi al computer per condividerla.
Da ragazzino ero veramente appassionato di questa realtà del Sovrano Militare Ordine di Malta, che mette insieme una fede indiscussa di matrice medievale (la prima parte del motto recita infatti “tuitio fidei“, difesa della fede) con una attitudine al servizio ai malati (la seconda parte dell’antico motto recita “obsequium pauperum“, aiuto ai poveri). Ho persino fatto la mia tesi di dottorato di ricerca in diritto canonico sul Sovrano Militare Ordine di Malta.
Il mio cruccio è che la straordinaria potenzialità che ha questo tesoro antico, rimasto indenne alla modernità, non viene espressa totalmente a causa di una autoreferenzialità interna di molti gruppi territoriali, divenuti oramai purtroppo sterili. E mi è tristemente tornato in mente perchè pian piano ho smesso di frequentare. Penso che la Chiesa dovrebbe maggiormente sentire proprio il Sovrano Militare Ordine di Malta, come una ricchezza che appartiene a tutti i cristiani. Anzi, penso che dovrebbe aiutarlo maggiormente ad esistere, a vivere, a crescere. Perchè un tesoro di famiglia come questo è più unico che raro.
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