Ho avuto sabato l’opportunità di parlare ad un bel convegno a Jesi alla presenza del nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi. Ovviamente ora qualcuno polemizzerà, dirà come al solito che sono un massone. A questi ho già risposto, e poco mi importa. Nel passato ero stato più volte invitato dal precedente Gran Maestro, Gustavo Raffi. E questa è la prima volta che mi trovo in presenza del Gran Maestro Stefano Bisi.
Il mondo cattolico, che sarebbe la mia casa naturale, mi guarda spesso di sbieco e mi vede attraverso le lenti distorsive del clericalismo. Per cui a parlar di Dio vado dove mi invitano. E questo non fa di me un massone. Ma spero di poter continuare a dire di essere un uomo libero.
Parlare di Dio alla presenza del capo dei Massoni Stefano Bisi è comunque un’esperienza non da tutti i giorni. Quello che ho detto lo potete ascoltare e vedere nel video. Peccato non poter condividere anche l’emozione di trovarsi davanti a un teatro pieno, la sensazione di aver davvero condiviso qualcosa con tanti fratelli e tante sorelle. Perchè da cattolico non posso non credere alla fratellanza universale di tutti gli esseri umani, figli creati dall’unico Dio.
Ho fatto molte riflessioni, alcune possono piacere altre no, alcune saranno condivisibili, altre no. Il pensiero cammina così: in vie di imperfezione.
Se poi a qualcuno può interessare, dopo le relazioni il pubblico è stato molto vivace nel dibattito e ha posto molte domande. Questa parte del convegno può essere visto e sentito qui
(Da sinistra Stefano Bisi, Paolo Gambi, il prof. Marcucci)
Scusate, ma sono fatto così. Massoni, comunisti, omosessuali, tradizionalisti. Per me si tratta sempre e comunque di fratelli e sorelle con cui condividere qualcosa. A cui “comunicare” qualcosa nel senso più pieno del termine. Me lo ha insegnato la mia esperienza. Me lo ha insegnato il Cardinal Tonini. E credo che non mi rimprovererebbe neanche per quest’ultima esperienza.
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