Autunno fra le grinze. Questa poesia nasce in uno di quei giorni che solo chi ha conosciuto Malta può apprezzare.
Era oramai la fine di ottobre 2018. Il sole offriva ancora quel riparo dell’anima di cui si ha bisogno quando la si inizia a presentare la consepevolezza che l’estate non durerà in eterno. Pochi raggi baciano il viso e scaldano il corpo.
Ma tutto intorno l’aria stava preparando i suoi passaggi per volgere dall’estate all’autunno. Le giornate iniziavano ad avere qualche momento in cui forse i pantaloni corti iniziavano ad essere fuori luogo, la forza dei ricordi estivi, delle ragazze in microbikini a bordo piscina, perdeva colore ad ogni istante.
E in un secondo mi ha colto la consapevolezza che non siamo cose diverse dall’aria, dall’acqua e dal sole. In un istante è esploso un pensiero che mi ha schiaffeggiato con violenza ricordandomi che non si può vivere d’estate per sempre.
Per quanto si possa scappare su uno scoglio in mezzo al Mediterraneo, prima o poi il tempo porta con sé il volgere delle stagioni e ci conduce lentamente verso l’inverno, facendoci transitare attraverso un melanconico autunno che ci ricorda come tutto scorre.
Ed ecco qui, dalla accogliente Melin Library di Sliema, qualche verso che ho composto inseguendo quel pensiero e la sensazione che mi ha fatto nascere dentro al corpo.
Poesia XVII – Autunno fra le grinze
Qualche soffio di aria fresca
Avvilisce i villeggianti.
Mentre il mare mosso mormora
Io spalanco i miei polmoni
Respirando amaramente
Fra le grinze del mio viso
Perché un pensiero mi spaventa
Inquietante e consolatorio:
Aspetta o affannati,
Corri o calmati,
Ridi o digrigna i denti,
Autunno arriva anche per te
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