Capitolo IX Affogare?

Capitolo IX

Affogare?

affogare paolo gambi

Prima di quel momento avevo sempre pensato di potermi salvare da solo. Fino a quell’istante ero certo di essere padrone della mia vita e di poter disporre come meglio credevo di me. Poi di botto mi resi conto che se non ci fosse stato quel pescatore che mi tirava su dal mare la mia avventura sarebbe finita lì, fra le acque fredde dell’isola d’Elba. ‘Deh, e che volevi fare, la fine dei pesci?’ mi chiese dopo avermi sbattuto su uno scoglio quell’elbano che si era trovato casualmente di prima mattina vicino allo scoglio da cui mi ero buttato. Io lo ringraziai, sputando acqua di mare e rendendomi conto che non ero mai stato così vicino a quella sottile linea che separa la vita di qua da quella di là. E mi resi conto che probabilmente la mia vita era appena stata salvata da qualcuno che non avrei mai più rivisto. Perché anche se avrei fatto bene a farmi vedere da un medico o almeno a curarmi un po’ del mio corpo dopo tutta quell’esperienza, sapevo con certezza che non potevo fermarmi ma dovevo inseguire quella parola: Monserrato… dove mi avrebbe condotto? 


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