San Valentino: come struggersi in solitudine partecipando all’autodistruzione della tua civiltà

San Valentino: come struggersi in solitudine partecipando all’autodistruzione della tua civiltà

buon san valentino

San Valentino. I santi di solito si festeggiano. Festeggio come mio onomastico San Pietro e Paolo, festeggio San Francesco,  e ovviamente il 19 giugno Sant’ Abgar V Ukama, il Nero, Re di Edessa.

Invece San Valentino lo piango. Perché passarlo in solitudine alla mia età è un po’ come stare sulla prua del Titanic mentre affonda. Senza Kate Winslet.

Il mio bisnonno aveva una decina di fratelli. Mio nonno ne aveva 4. Mio padre 3. Io ne ho 2. E io non ho figli. In breve: siamo in direzione sparizione.

La nostra civiltà lascerà spazio a quella che emergerà dalle lotte barbariche fra quelle che stiamo facendo arrivare. Spero almeno sopravvivano piadina e cappelletti.

E questo semplicemente perché non facciamo più figli. Come ha argomentato splendidamente Ettore Gotti Tedeschi nel libro che abbiamo scritto insieme.

Penso e spero per una volta di essere particolarmente anormale. Poi guardo i miei compagni di scuola e l’andazzo è più o meno quello dell’estinzione. Brutto da pensare a San Valentino.

Io vorrei invertire la rotta discendente di questo mercato in profondo rosso, ma sembra sia impossibile.

Se anche trovassi una donna disposta a sopportarmi, per come la cultura e le leggi hanno impastato la società dovrei essere disposto a:

  1. accettare la parità fra uomo e donna e andare a far la spesa, pulire casa e far da mangiare per due. Io amo così tanto cucinare che  a casa mia non ho neanche fatto mettere la cucina.
  2. accettare l’emancipazione femminile e quindi mettere in conto che prima o poi andrà a cercare sollazzo altrove.
  3. accettare la cultura del matrimonio a  tempo e mettere in conto che quando la donna non prova più le emozioni dell’inizio, e cioè dopo pochi anni, poi mi lascerà.
  4. accettare il matriarcato che è tra noi, specialmente nelle aule dei tribunali, e dover quindi poi mantenere per il resto della vita l’ex moglie, finendo in disgrazia.

Il fuco, no, grazie, non è il mio ruolo. E quindi niente matrimonio, niente famiglia, niente figli.

E quanti altri uomini iniziano a pensarla così?

 


Commenti

5 risposte a “San Valentino: come struggersi in solitudine partecipando all’autodistruzione della tua civiltà”

  1. Che racconto triste Paolo.
    Mi dispiace che tu veda la vita di coppia come una grigia e dolorosa parentesi.
    Mi dispiace che ci sia qualcuno che ha un’idea dell’amore e delle donne così sconsolata.
    Non siamo tutte così e tante sono single per una serie di uomini senza una propria idea sulla vita, sulla religione, sulla politica e sul mondo.
    Fondamentalmente è l’ignavia che ci ha bloccato, ci lamentiamo ma in fondo questo limbo ci fa comodo. La presa di posizione e responsabilità spaventa e ci sentiamo più sicuri a lamentarci piuttosto che prendere in mano la situazione e cambiarla.

  2. Cara Emilia, lungi da me puntare il dito contro le donne. Le donne sono e restano le migliori, come ho scritto nel mio ultimo libro. Il problema è il maschio, che è stato “disinnescato” rompendo l’equilibrio.
    Mi piacerebbe molto fare qualcosa per cambiare il mio Paese. Ma questo purtroppo è possibile solo nelle Democrazie.

  3. Caro paolo,
    Non credo che la tua visione della donna ne’ del matrimonio siano molto positive o particolarmente cristiane: sei un ragazzo bello ed intelligente e puoi TRANQUILLAMENTE fare figli e sposarti ed aiutare il MONDO FACENDO la tua piccola parte come marito e padre.
    esistono DONNE (tra cui io) che :
    1) vivono con tranquillità la bellissima differenza che esiste tra donna e uomo e sarebbero FELICI di occuparsi dellA casa,lavorare,cucinare e supportare i loro mariti (nonché occuparsi dei figli )
    2)+ 3) non Tutte le donne tradiscono specie se al centro del loro matrimonio C’è Dio
    4) se i punti due e tre sussistono non si verificherà nemmeno lo scenario apocalittico del tuo punto 4) quindi in sintesi :
    A) vivi più sereno ed apriti ALL’amore
    B) affidati a dio se hai un rapporto con lui
    C) vieni A Sorrento Dal 17 al 19 marzo ed avrai tanti strumenti PER amare ed essere amato “da dio”.in piu’ conoscerai donne molto diverse da QUELLE.Che descrivi qui. Se vuoi più informazioni scrivimi o guarda SUL gruppo dei SINGLE CATTOLICi 😉
    Antonia

  4. Prova a farmi cambiare idea…

  5. ci vuole uno sforzo congiunto; lui si deve riinnescare, lei deve reintrodurre nelle sue priorita’ l’amore per la casa e la famiglia. Pero’ non è vero che partono tutti da li’. Molti, uomini e donne, sono gia’ ben predisposti, decono solo trovare la persona giusta.

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